Paralimpiadi, Zanardi e Mazzone d’oro nell’handbike
Alex Zanardi non finisce mai di stupire. Alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro l’ex pilota di Formula 1, socio del Circolo Canottieri Aniene, ha trionfato nella cronometro di handbike categoria H5. L’azzurro ha chiuso con il tempo di 28’36″81, precedendo sul traguardo l’australiano Stuart Tripp e lo statunitense Oscar Sanchez. Per Zanardi, che bissa il successo di Londra, si tratta della quarta medaglia paralimpica personale dopo 2 ori e 1 argento ottenuti nel 2012.
“Sono ancora un ragazzino e voglio andare avanti. Dedico quest’oro a Gianmarco Tamberi, che una medaglia l’avrebbe sicuramente vinta. Gli mando un bacio d’incoraggiamento, alle prossime Olimpiadi tiferemo tutti per lui”, sono state le prime parole di Alex dopo la vittoria nella crono di ciclismo. “Che bello! – ha proseguito l’atleta bolognese – Ringrazio la mia mamma che mi ha messo al mondo, mia moglie che mi ama, mio figlio, il mio allenatore. Dove prendo tutta questa forza? Tante persone credono di aver già dato il massimo, in realtà non hanno tirato fuori il loro potenziale. Sono tre anni che ci do dentro e sono contento di essere riuscito a costruire qualcosa di speciale”.
“Oro! Alex Zanardi sempre più nel mito… Che batticuore… Immenso!”, ha festeggiato così su Twitter il presidente Giovanni Malagò. “Ormai non ci sono più aggettivi per definire uno come Alex – ha invece commentato il numero uno del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli -. Zanardi è l’esempio dell’Italia che vorremmo, che lotta, che si sacrifica, che non molla mai. Un atleta entrato già nella leggenda, ma sono certo che continuerà a farci sognare”.
A quella di Zanardi si aggiunge l’impresa di Luca Mazzone, anche lui atleta Aniene, che ha conquistato un’altra splendida medaglia d’oro nel Time Trial H2, con il tempo di 32’07”09 davanti agli americani William Groulx e Brian Sheridan. Il 45enne pugliese, detto “il cannibale”, vanta già un palmares costellato di successi nonostante abbia iniziato a gareggiare in handbike soltanto da pochi anni. Questa è la sua terza medaglia paralimpica, dopo i due argenti conquistati nel nuoto (50 e 200 stile libero) a Sydney 2000.