Us Open, Berrettini eliminato
negli ottavi da Rublev
New York amara per Berrettini. Niente da fare per Matteo agli Us Open a Flushing Matthevs apparso un po’ scarico fisicamente, il giocatore dell’Aniene ha perso negli ottavi di finale contro il russo Andrey Rublev, testa di serie numero 10 con il risultato di 4-6 6-3 6-3 6-3 dopo 2 ore e 42 minuti di gioco.
Matteo non è riuscito ad avere l’energia fisica e mentale per mantenere per tutto il match la stessa intensità del primo set e si è progressivamente ma inesorabilmente spento.
«Lo slice all’inizio pagava parecchio – ha spiegato Berrettini a conclusione della partita – Poi, anche se io giocavo bene, lui ha trovato il tempo per contrastarlo ed io ho preferito continuare ad usarlo per uscire dal ‘flipper’ degli scambi da fondocampo che era quello che voleva lui».
Nel primo set Berrettini ha piazzato il break decisivo sull’1-1 quando ha tolto a 30 il turno di battuta all’avversario. Poi, sul 5 a 3, 15-40, mancavano quattro palle set (sul servizio del russo), ma nel gioco successivo dopo aver perso il primo punto, Matteo ha conquistato quattro punti consecutivi tenendo la battuta e vincendo la frazione per 6-4.
Nel secondo set la musica è cambiata ed il break è arrivato in favore del russo nel quarto gioco (a 30) e poi senza concedere nulla alla battuta Rublev si è aggiudicato la frazione 6-3.
Nel terzo set Berrettini dopo aver annullato un break point nel primo gioco ha perso malamente la battuta sull’1 pari (a 0 commettendo anche un doppio fallo). Sul 3-5 Matteo ha ceduto per la terza volta nella partita il servizio e Rublev con un doppio break si è imposto per 6-3.
Nel quarto set il break in favore del russo è arrivato nel sesto gioco quando Matteo, dal 30-15, dopo aver annullato una palla break alla seconda occasione ha ceduto nettamente, con Rublev che poi sul 4-2 ha annullato, sul 30-40, con una prima vincente una palla del controbreak prima di portarsi sul 5-2. E sul 5-3 Rublev ha tenuto il turno al servizio piazzando anche un ace prima di chiudere la partita per 6-3.
Nei commenti del dopo partita, Berrettini ha ammesso che «a fine del primo set i rapporti di forza sui colpi fondamentali del tennis, ossia il servizio e la risposta, sono cambiati». Analizzando la sfida, Matteo ha aggiunto che «lui ha cominciato a giocarli meglio e io ho cominciato a giocarli peggio» e ha parlato della tensione provata.
«Purtroppo le mie armi non hanno funzionato abbastanza bene – ha concluso – mentre le sue hanno funzionato meglio: non sono riuscito ad ottenere abbastanza punti diretti con il servizio e con il diritto».