Tokyo 2020/Simona Quadarella in finale negli 800sl. Stop per la Panziera in semifinale
Voglia di rivincita per Simona Quadarella. Negli 800sl l’azzurra allenata da Christian Minotti dopo il quinto posto nei 1500sl si è qualificata per la finale degli 800sl di sabato con il terzo tempo.
La primatista italiana, campionessa europea e vice campionessa mondiale della distanza, con una batteria regolare, ben gestita, e una forza di volontà che caratterizza da sempre la sua carriera, ha nuotato in 8’17″32. “La cosa più difficile è stata metabolizzare il risultato dei 1500 che non mi aspettavo – ha affermato la 23enne romana dell’Aniene – Mi sono detta ho un’altra possibilità fortunatamente e devo sfruttarla. In acqua non volevo nascondermi troppo e sentire subito le sensazioni. Sono state buone. Sono molto contenta”.
La statunitense, primatista mondiale con 8’04″79, Katie Ledecky, campionessa olimpica a Rio 2016 e ancora prima nel 2012, ha nuotato nella corsia a fianco a Simona e ha timbrato il miglior tempo delle batterie di 8’15″67, seguita dall’altra americana Katie Grimes in 8’17″05.
Margherita Panziera trova la semifinale ma poi sfuma il sogno della finale, prima delle escluse nei 200 doroso. La veneta dell’Aniene si è qualificata con il 12esimo tempo per le semifinali. L’azzurra allenata da Gianluca Belfiore è finita al quarto posto nella sua batteria toccando in 2’10″26. “Era importante passare il turno – ha affermato Margherita – e domani in semifinale cercherò di disputare una gara diversa sia dal punto di vista tecnico che mentale”. Davanti a tutte c’è l’australiana, argento iridato, Kaylee McKewon con 2’08″18.
Stop poi in semifinale. Nella prima parte di gara Margherita ha ritrovato progressivamente la sua nuotata, nella fase conclusiva ha perso qualche bracciata. E’ finita quinta nella sua semifinale con 2’09″54 e nona nel ranking generale. Prima delle escluse.
“Ho provato a fare una gara aggressiva rispetto alla batteria – ha affermato la Panziera – poi mi sono mancate le energie. Non ne avevo più. Ho lottato fino all’ultimo centimetro. Peccato per l’occasione sprecata però non ho rimpianti perché ho dato il massimo. Forse quando sono arrivata in Giappone mi sono mancati i piccoli ambientamenti. Il fuso, il cambio di alimentazione, le finali al mattino, la dimensione completamente diversa”.
Intanto, il team azzurro della 4×100 mista mixed (finale sabato) ha prenotato un posto. Con il 3’42″65 della batteria vanta il quinto tempo. In acqua tre atleti dell’Aniene: con Simone Sabbioni 53″96, Nicolò Martinenghi 58″38, Elena di Liddo 57″29 e Federica Pellegrini 53″02. “Volevamo la finale e ce l’abbiamo messa tutta”, dicono in coro. “Le staffette le ho sempre onorate e continuerò a farlo”, dice Fede.
Foto Giorgio Scala/DBM