Nuoto, al Mondiale Martinenghi si conferma d’argento nei 100 rana
Nicolò Martinenghi è di nuovo argento al Mondiale nei 100 rana. Per l’atleta del CC Aniene di tratta del terzo podio consecutivo negli ultimi tre Mondiali in questa gara. «Qualificazione ottenuta, medaglia presa, adesso posso anche tornare a casa». È soddisfatto e sorridente come sempre Nicolò quando è sceso dal podio dopo aver ricevuto l’argento conquistato nella finale dei 100 rana nella seconda giornata dei 21esimi Mondiali all’Aspire Dome Arena di Doha. «Medaglia bella, pesante e sudata e soprattutto conquistata in un periodo atipico della stagione. E poi ho battuto Peaty per la prima volta al Mondiale».
Martinenghi è un fuoriclasse sempre capace di rigenerarsi e di trovare nuovi stimoli, andando oltre i propri limiti. Un campione vero dentro e fuori dall’acqua che vuol regalarsi un 2024 da assoluto protagonista in vista dei Giochi olimpici di Parigi. L’azzurro del nostro Circolo aveva annunciato in semifinale, dove aveva conquistato il pass per le Olimpiadi, di avere ancora margine e si è preso l’argento nei 100 rana restando sul podio iridato dopo il secondo posto di Fukuoka 2023 e l’oro di Budapest quando raccolse l’eredità lasciata vacante dal baronetto britannico Adam Peaty, oggi terzo in 59”10 con il successo dello statunitense Nic Fink in 58″57 grazie a super primo 50 in 26”98. Il 23enne di Varese e primatista italiano (58”26) – campione europeo in carica nei 50 e 100 e bronzo olimpico – ha nuotato in 58”84, è passato in controllo (come avvenuto in tutte e tre i turni) in 27”43 e poi ha accelerato con un ritorno sublime in 31”41, scendendo ancora sotto il limite olimpico richiesto (59”1) e come avvenuto in semifinale in cui aveva chiuso in 59”13.
«Prima della gara ho pensato che sarebbe stato bello prendere la terza medaglia di fila in tre mondiali diversi – ha raccontato Nicolò – È stata una gara molto strana, molto nervosa. Non tanto per me, quanto per gli altri. Io sapevo di valere questo tempo, magari qualche decimo in meno. Volevo passare 27”4, anche un pochino più forte, per questo ho lavorato. Ero qua per guadagnare la qualificazione olimpica con questo tempo e ci sono riuscito in semifinale. Oggi sarebbe era importante mettere la mano davanti perché bisogna dimostrare di esserci sempre quando conta, non quando non serve. Magari potevo anche andare a vincerla, ma va bene così. Mi aspettano sei mesi di allenamenti per arrivare all’Olimpiade al top. Quando si vince non è mai semplice ripetersi e trovare nuovi stimoli. Io provo a cogliere ovunque per migliorare sempre. È una lotta con se stessi, a tratti sfiancante, ma anche entusiasmante. Lo si fa per medaglie come queste e prospettive ancora più importanti.
Nicolò Martinenghi dopo Gregorio Paltrinieri (8), Thomas Ceccon (6) e Massimiliano Rosolino (5) è diventato il quarto nuotatore italiano a conquistare almeno 5 medaglie iridate in vasca lunga.
Foto Giorgio Scala, Giorgio Perottino, Andrea Staccioli, Andrea Masini / DBM