«Le storie dell’atletica del XX secolo» e il battesimo dei nuovi sostenitori dell’attività paralimpica dell’Aniene
«Storie di atletica del XX secolo», il libro di Nicola Roggero, ha aperto l’autunno delle presentazioni al Circolo Canottieri Aniene. L’occasione è stata definita «storica» dal Presidente del Circolo, Massimo Fabbricini, perché la serata ha visto la presentazione dei nuovi partner che affiancheranno l’attività sportiva paralimpica dell’Aniene. «Dal 2005 abbiamo cominciato a sostenere questa attività che è importantissima – ha affermato Fabbricini – a adesso abbiamo chiesto a qualcuno di accompagnarci». Difatti, da quest’anno chi ha sempre sostenuto il mondo paralimpico Aniene, la Fondazione Roma e poi Terzo Pilastro del consocio Emmanuele Emanuele, ha diversificato il suo percorso uscendo quindi di scena.
Senza fare troppa strada, il Circolo ha trovato in casa le risorse per far fronte all’attività paralimpica. «Tre importanti gruppi di altrettanti nostri soci – ha chiarito il Presidente – si sono fatti avanti. Sono, in ordine alfabetico, AlmaViva di Alberto Tripi, la Banca del Fucino con Francesco Maiolini e Sara Assicurazioni con Alberto Tosti».
Tutti e tre i consoci hanno spiegato il motivo del loro essere vicini a questa importante attività. «E’ un’opportunità unica», ha osservato Tripi, imprenditore ma soprattutto sportivo con un passato nel canottaggio.
È poi entrato in scena il libro, un volume che racconta molte storie di atletica, la regina degli sport, una piccola enciclopedia che prende in considerazione molti personaggi spesso sconosciuti che incontrano la Storia con le loro storie. Si narra difatti di personaggi come Jim Thorpe, Rudolf Harbig e Yoshinori Sakai, ultimo tedoforo alle Olimpiadi di Tokyo 1964, lui nato nel giorno dell’esplosione della bomba atomica a Hiroshima.
Moderata da Augusto Frasca, giornalista e storico dello sport, la serata ha avuto in Franco Fava e Giacomo Crosa due importanti testimoni del mondo dell’atletica. L’ex mezzofondista ha raccontato molti particolari dei suoi rapporti con campioni del calibro di Mamo Wolde e Kip Keino mentre l’ex saltatore in alto, sesto ai Giochi di Città del Messico 1968, si è soffermato su campioni straordinari come Valery Brumel, Dick Fosbury e Volodimir Yashenko.
Fotoservizio di Sergio Grandi