Europei in vasca corta/Martinenghi rana d’oro. Margherita Panziera è d’argento
Capolavoro Martinenghi, il fenomeno della rana che stordisce tutti con uno splendido oro nei 100 metri, il sorriso di Margherita Panziera che si butta alle spalle qualche dispiacere estivo con acqua salata prima di tornare in quella dolce e conquistare l’argento nei 200 dorso, il bronzo di Silvia Di Pietro con le sue compagne d’azzurro nella 4×50 mista. È la festa per i colori dell’Aniene all’Aquatic Palace di Kazan dove s’è disputata la terza giornata dei campionati Europei in vasca corta.
Nicolò Martinenghi si è messo l’oro al collo. Il nostro ranista d’assalto ha dominato i 100 rana con autorità e potenza, in totale controllo degli avversari e della gara ha battuto il bielorusso primatista mondiale (55”34) Ilya Shymanovich in 55”63 contro 55”77. Il 21enne di Varese, che in estate ha conquistato il bronzo olimpico nella gara individuale e nella staffetta 4×100 mista e a Kazan l’oro con il primato del mondo della 4×50 mista, stavolta ha anche migliorato il record italiano del capitano Fabio Scozzoli scendendo sotto al limite di 56”15 che aveva consentito al leone azzurro di conquistare l’argento a Copenhagen nel 2017.
Gara perfetta per il nostro Nicolò con frazioni da 26”03 e 29”60, nuotata col piglio del campione e celebrata da simpatico guascone, mimando la sorpresa, nonché soddisfazione, puntando l’indice verso la tribuna azzurra e cantando l’inno di Mameli sul podio. «Questa è stata una delle gare più belle della mia vita. Credo di non aver sbagliato nulla – le parole del campione dell’Aniene – non ho commesso sbavature e in genere qualche pecca c’è sempre. Non avrei mai pensato di vincere e addirittura con il record italiano. Non so veramente cosa dire. In queste ultime settimane non sono stato neanche tanto bene, perché ho avuto dei problemi alle ginocchia. Per fortuna con le terapie e le cure giuste sono tornato subito competitivo. Le medaglie olimpiche mi hanno liberato di qualche peso che avevo e reso più sicuro di me stesso. Sono entrato in una nuova dimensione ed è meraviglioso esserci».
Margherita Panzierà è d’argento nei 200 dorso che ha vinto a Glasgow nel 2019 dopo essere stata terza a Copenhagen nel 2017. La 26enne di Montebelluna ha toccato in 2’02”05, non troppo lontana dal suo record italiano di 2’01”45 che avrebbe dovuto migliorare per battere l’olandese Kira Toussaint che ha vinto in 2’01”26. «Sono molto contenta della gara perché ho nuotato a sei decimi dal record – le parole di Margherita, allieva di Gianluca Belfiore – e significa che sto lavorando benissimo. Dopo due mesi di lavoro è un gran tempo ed è la prima tappa di una lunghissima stagione e bisogna capire quali sono le priorità e su cosa puntare. Proverò a migliorarmi ai Mondiali a dicembre».
Con il record italiano stabilito per l’argento a Glasgow la staffetta 4×50 mista femminile ha conquistato il bronzo. Silvia Scalia in 26”59, Arianna Castiglioni in 29”36, Elena Di Liddo dell’Aniene in 24”97 e Silvia Di Pietro, anche lei atleta del nostro Circolo, in 23”54 hanno chiuso col primato di 1’44”46. «Siamo state bravissime tutte. Non era assolutamente scontata la medaglia – ha spiegato Scalia, che all’Aniene è allenata da Christian Minotti – Russia e Svezia non sono neanche troppo lontane». Gasata Di Liddo: «Un record italiano è sempre una grandissima cosa – ha affermato la pugliese che è seguita da Raffaele Girardi – Peccato perché forse poteva arrivare qualcosa in più, ma siamo soddisfattissime».
Eccoci alle semifinali. Nei 100 stile libero Silvia Di Pietro ha realizzato il personale con 52”75 e ha conquistato il quinto tempo. «Per me questa finale dei 100 ha un grande significato – ha osservato – In primis perché mi riscatta dalla finale di ieri dei 50, in cui sono entrata in acqua molto contratta; e poi perché è un altro tassello che metto dopo un periodo non molto semplice nella mia carriera. La condizione non è finalizzata agli Europei di Kazan, quindi tutto quello che viene lo prendo con fiducia». Nei 100 dorso Matteo Rivolta punta a migliorare il personale di 50”29. «Una bella soddisfazione dopo la delusione per i 100 farfalla. Sto prendendo sempre più dimestichezza con il dorso e i risultati stanno arrivando», ha detto Rivolta.
Quarto e quinto tempo nei 50 dorso rispettivamente per Elena Di Liddo, col personale di 26”25, e Silvia Scalia in 26”26.
Foto di Andrea Staccioli e Giorgio Scala / DBM – Inside