Berrettini batte Khachanov:
decisivi tre tie-break per Matteo
Super Fognini, anche lui agli ottavi
Berrettini c’è e con lui anche Fabio Fognini, entrambi agli ottavi degli Australian Open. A Melbourne, Matteo approda agli ottavi battendo il russo Karen Khachanov in tre set, con il punteggio di 7-6 (7-1), 7-6 (7-5), 7-6 (7-5) in poco meno di tre ore di gioco. Tre tie-break decisivi per il giocatore dell’Aniene che ha dovuto gareggiare non solo contro il suo avversario ma anche con un problema muscolare. Berrettini, difatti, è stato messo in difficoltà anche da un dolore muscolare all’addome che lo ha costretto a farsi soccorrere dal fisioterapista durante il terzo set, mentre era sotto 5-4. Berrettini è comunque riuscito ad arrivare al terzo tie-break, andando oltre il dolore. «Ho sentito un dolore sotto le costole – ha detto il tennista romano dopo il match – Il fisioterapista ha detto che dovrebbe trattarsi di una contrattura e non per fortuna di uno stiramento. Speriamo di poter recuperare al meglio per il prossimo match».
Agli ottavi Berrettini si troverà di fronte Stefanos Tsitsipas, quinta testa di serie del seeding. «Cercherò di recuperare, ho 48 ore di tempo», ha aggiunto Matteo.
Berrettini aveva sempre sconfitto Khachanov, numero 20 della classifica mondiale, nei tre precedenti scontri diretti. E lo ha fatto di nuovo adesso al terzo turno di questi Australian Open.
Dopo due set in equilibrio, risolti da Matteo al tie-break, nel terzo parziale, un Khachanov scoraggiato ha concesso subito due palle break. La prima è stata annullata con la combinazione servizio-dritto vincente. Sulla seconda è stato Matteo a sbagliare. Il copione del match è rimasto comunque lo stesso: il tennista che prende per primo l’iniziativa spesso poi va a vincere il punto. Nel sesto gioco è stato Berrettini a concedere un paio di palle break. Ma si è tolto dagli impicci con altrettanti ace. Nel cambio di campo sul 5 a 4, il giocatore dell’Aniene ha chiamato il medical time out. Il problema era agli addominali. Il dolore sembra forte ma il fisioterapista lo ha risolto,
Matteo è tornato in campo un po’ menomato, ma è riuscito a portare a casa in qualche modo il turno di servizio. Con una mano del suo avversario, che ha commesso un brutto doppio fallo sul 30 pari, addirittura ha ottienuto una palla break sul 6 a 5. Khachanov però è stato fortunato su una volée che ha toccato il nastro ed è finita dall’altra parte del campo.
È ancora il tiebreak a decidere il set. A fare la differenza per Berrettini è stato soprattutto l’84% di punti vinti con la prima. Merito suo ma anche demerito di un Khachanov che non ha di certo nella risposta una delle sue migliori qualità.
Avanti anche Fabio Fognini. Il ligure dell’Aniene adesso dovrà vedersela con Rafa Nadal nel prossimo turno. Dopo Berrettini, Fabio si è qualificato per gli ottavi di finale dell’Australian Open battendo in tre set l’idolo locale Alex De Minaur per 6-4 6-3 6-4 in 2 ore e 8 minuti. E’ stata una delle migliori partite giocate in carriera da Fognini. E’ la seconda volta nella storia delle 109 edizioni del torneo che due azzurri approdato agli ottavi di finale. La prima volta era accaduto nel 2018 allo stesso Fabio Fognini e Andreas Seppi. Nell’era Open era accaduto altre 6 volte, ma sempre sulla terra del Roland Garros (1972, 1973, 1975, 1976, 2018 e 2020).