Aniene show all’esordio in A1, 6-0 al T.C. Triestino
Un esordio strepitoso per la formazione del tennis Aniene nel campionato di Serie A1. Nella prima giornata, i ragazzi del nostro circolo hanno sfidato il Tennis Club Triestino: la “linea verde” scelta per il campionato ha pagato e la squadra, pur con un’età media dei singolaristi di soli 18 anni, si è imposta con un netto 6-0. Gianluigi Quinzi ha sconfitto in due set Luca Giacomini (6-4, 6-3) sotto lo sguardo attento del Presidente Giovanni Malagò e dei Consiglieri Massimo Fabbricini e Federico Feroci; Matteo Berrettini ha avuto vita ancora più facile contro Matteo Zorzin (doppio 6-2). Addirittura straripante Riccardo Di Nocera, che ha spazzato via Francesco Piscopello con un netto 6-1, 6-0. Successo anche per Riccardo Perin (6-2, 6-3 ai danni di Davide Cannone).
Epilogo simile nelle due sfide di doppio: Jacopo Berrettini e Gianluigi Quinzi hanno superato il duo Giacomini-Cannone con il punteggio di 6-0, 6-3, mentre la coppia formata da Matteo Berrettini e Ludovico Scerrati ha rifilato un doppio 6-0 al tandem Olivo-Zorzin.
Domenica prossima è in programma la prima trasferta, in casa del temibile CT Prato.
“Una bella idea, una scelta accolta con grande simpatia dal mondo-tennis-Aniene – le parole di un soddisfatto Massimo Fabbricini, consigliere allo sport del Circolo Canottieri Aniene, riferendosi alla decisione di schierare solo giovanissimi -. I quattro singolaristi mandati oggi in campo per la prima giornata del campionato di serie A avevano tutti insieme 74 anni, quattro in meno del nostro storico maestro, Mario Fiorini, che era in panchina a dar loro consigli. Un nodo di passato, presente e futuro che é piaciuto a tutti. Siamo stati spinti a far questo per l’indisponibilità fisica di Bolelli e Cipolla, le colonne storiche della squadra, ma abbiamo deciso in questo senso – trascurando l’ipotesi di far ricorso all’italianizzato Panfil o agli spagnoli Granollers o Samper, che avremmo avuto in lista – per dare un contributo al futuro del tennis italiano più che a quello della nostra squadra. Dal 2018 non potremo più giocare per lo scudetto. Ce lo negherà una scelta federale che, ad onor del vero, poco capiamo ed ancor meno condividiamo.Per giocare in serie A bisognerà avere un campo coperto con caratteristiche da minipalazzetto o giocare – presso un impianto esterno con gli stessi requisiti – anche le partite all’aperto. Nella nostra sede non avremmo il permesso (e neanche lo spazio) per edificare quanto richiesto ed escludiamo l’ipotesi di giocare le gare casalinghe fuori dal nostro circolo. Ma il tennis é nel nostro cuore. La Scuola Tennis firmata Santopadre é uno dei nostri fiori all’occhiello. Faremo quello che ci sarà consentito fare con i giovani e con i master. Oggi, intanto, Quinzi, i fratelli Berrettini, Scerrati, Perin e Di Nocera hanno giocato un tennis yè yè che é piaciuto a tutti. Andiamo avanti così e se qualcuno ci ripenserà ci faremo trovare pronti”.