A Wimbledon l’emozione e Re Federer bloccano Berrettini
Matteo Berrettini si è arreso davanti a Roger Federer. Dura sconfitta per l’atleta del nostro Circolo nell’ottavo di finale di Wimbledon: 6-1 6-2 6-2 in un’ora e 14’. Matteo ha pagato non solo la forza di Re Federer, numero 3 del ranking, ma anche il blocco mentale: era l’esordio tra i migliori 16 in uno Slam e per la prima volta sul Campo Centrale di Wimbledon.
Quella di Federer è stata una prestazione solida: l’otto volte vincitore dei Championships ha così staccato il biglietto per i quarti di finale (17esima volta in questo Major).
Nel primo set, dopo uno scambio al servizio in cui entrambi non concedono punti all’altro, Federer con il suo slice ha messo in difficoltà Matteo. Roger senza pietà in soli 17’ ha rifilato un netto 6-1.
Nel secondo set Berrettini ha provato a scuotersi ma nel terzo game è andato di nuovo in difficoltà. Roger ha insistito sul lato del rovescio dell’azzurro costringendolo a recuperi impossibili. Inesorabile è arrivato il secondo break dello svizzero nel settimo gioco e lo sguardo di Matteo è apparso sempre più spento. In poco meno di mezz’ora ecco il 6-2 per lo svizzero.
Nel terzo set Matteo è incappato in errori grossolani anche perché il rivale non lo ha mai fatto entrare in partita. Arrivano due break uno dietro l’altro, con Roger che vola sul 3-0 in pochissimo tempo.
Matteo deve accettare la sconfitta, fiero di quanto realizzato. Non era facile giocare – e per la prima volta – contro Re Federer, pagare l’emozione e il palcoscenico era preventivabile, ma il ghiaccio è rotto.