Atp Finals, debutto amaro per Matteo Berrettini
Debutto amaro per il nostro Berrettini. Matteo ha perso 6-2, 6-1 in poco più di un’ora contro uno stratosferico Novak Djokovic nella gara d’esordio delle ATP Finals di Londra. Al debutto nel torneo dei Maestri, il 23enne giocatore dell’Aniene non ha potuto nulla contro lo strapotere del serbo, che oltre ad andare a caccia del sesto titolo alle Finals cerca anche punti preziosi per riconquistare la vetta del ranking ATP dopo il sorpasso di Rafa Nadal.
C’è stata partita solo nei primi cinque giochi del match: poi una parziale di 8 games consecutivi (con 4 break) da parte del serbo ha chiuso i conti. Berrettini ha conquistato il punto della bandiera sul servizio del rivale.
Matteo, numero 8 del mondo, ha pagato l’emozione dell’esordio, ma soprattutto la forma strepitosa di un Djokovic che già a Bercy aveva dato saggio di essere tornato nella sua versione preferita, quella di robot. Per lui il 75% di punti vinti con la prima e con la seconda, quasi il doppio dei punti del giocatore romano (58-30). La formula del round robina regala a Berrettini altre due chance: martedì infatti sfiderà uno tra Thiem e Federer (calendario da definire), per poi giocarsi giovedì le possibilità di centrare un posto in semifinale.
Durante la conferenza stampa, Berrettini ha analizzato la sua partita: «Come risponde Novak è impressionante – ha detto Matteo – Mi sono sentito alcune volte come in un flipper, la palla andava veloce, cercavo di stargli dietro ma non ci riuscivo. Come nelle altre due sfide con Federer e Nadal, da cui ho imparato tanto, imparerò anche da questa. Penso di non aver nemmeno giocato una brutta partita: sicuramente non al mio meglio, ma comunque una buona gara. Mi porto via sensazioni positive. All’inizio ero un po’ nervoso, anche se in maniera positiva. Quando entro in campo sono sempre un po’ nervoso. L’anno scorso sono venuto qui con l’ATP University ed era davvero diverso».