L’Aniene celebra 125 anni di gioie e imprese
1892 – 2017. Centoventicinque anni. Un secolo ed un quarto. Una storia meravigliosa, un intreccio di vite, di gioie, di imprese, di successi da levare il fiato.
Il Circolo Canottieri Aniene ha deciso di celebrare la bella ricorrenza di questo particolarissimo e rotondissimo compleanno in una notte di mezza estate, senza pompa, senza retorica, organizzando una serata festosa all’insegna della convivialità, della buona musica, degli eterni stupori dei fuochi artificiali, alla quale hanno preso parte quattrocento tra soci e familiari, finendo con un porte aperte per i giovani ed i loro amici.
Aperitivo ed auguri sul terrazzo e nel salone, tavoli apparecchiati, buffet, palcoscenico e pista da ballo a bordo piscina. La serata si è aperta con la proiezione di un documentario curato da Jacopo Volpi, che ha ordinato immagini antiche raccolte con certosino amore dai consoci Bonito, Grifoni ed Antonelli, un amarcord giallo-celeste che ha suscitato non pochi stupori ed emozioni e che si è concluso in un rush di indimenticabili vittorie di quattro donne degli anni 2000: Paola Protopapa, Alessandra Sensini, Josefa Idem e Federica Pellegrini.
La parte “protocollare”, snella quanto più non sarebbe potuta essere, è vissuta di una staffetta 2×125. A passare come testimone da una mano all’altra un microfono. In prima frazione il presidente Massimo Fabbricini, a volare in seconda ed ultima verso il traguardo il presidente onorario Giovanni Malagò.
Massimo Fabbricini ha dato spazio nel suo intervento a quelli che i pubblicitari chiamano teasers, ovvero segni allusivi. Ed ecco che – mentre alle spalle di chi parlava faceva bella mostra di sé il logo celebrativo appositamente disegnato per la ricorrenza dal grafico Valter Rosso – sotto il drappo dell’Aniene appariva la preziosa opera in oro acrilico e metracrilato creata e donata dal consocio Natino Chirico, a riassumere su tre piani lo scorrere del tempo. Ed in chiave di simbologia il presidente ha voluto che a far da parentesi al 125, a questa cifra per dodici mesi magica, fossero due soci assai particolari: Mario Adiutori, classe 1922, il meno giovane dei soci Aniene, ma certamente uno dei più giovanili soprattutto per spirito, e Paolo Bottai, classe 2001, forse non il più giovane ma certamente uno dei più rappresentativi in forza del suo nome.
Poi, per fare il discorso celebrativo vero e proprio, ha preso la parola il presidente onorario Giovanni Malagò, socio da 44 anni, presidente per venti anni tondi. E’ partito da lontano, dal sussurrare con devozione i nomi dei padri fondatori, ed attraverso un percorso snello ma capace di toccare tutte le grandi tappe della storia del circolo è arrivato ai giorni nostri, a quella autentica galassia che è diventato il mondo Aniene.
Poi tutti a tavola, impeccabilmente indirizzati dall’organizzazione di Francesco Bolla, intorno alle eleganti tavole apparecchiate a bordo piscina, poi tutti con il naso all’insù per i fuochi di artificio sparati senza risparmio e con tanta fantasia dall’argine del Tevere, poi in tanti in pista trascinati dalla musica anni ’70 ed ’80 dello straordinario complesso di Frank and Canthina.
E quando la notte si è fatta fonda le presenze sono più che raddoppiate con l’invasione della bella gioventù anienina, guidata da Paco Vaccaro e dai suoi scudieri.