Vela: l’avventura di Andrea Mura, “una follia lucida”
Festeggiato ieri sera al Circolo Canottieri Aniene, Andrea Mura ci ha raccontato la sua straordinaria esperienza: il velista cagliaritano è infatti il primo italiano della storia ad aggiudicarsi la Route du Rhum, la prestigiosa regata oceanica in solitario di 3.562 miglia con percorso da Saint-Malò, in Francia, a Pointe à Pitre in Guadalupa, da lui conclusa in 19 giorni, 9 ore, 40 minuti e 30 secondi. Nonostante un curriculum sportivo di alto profilo, che spazia da risultati di prestigio sulle derive alle regate d’altura
e all’America’s Cup con il Moro di Venezia nel 1992, Mura non aveva mai affrontato una navigazione così lunga e impegnativa al di fuori del Mediterraneo. Come si vince una regata del genere? Racconta Andrea: “Credo di avere vinto nella preparazione del mezzo: ho rinunciato ad allenarmi pur di rendere la barca, grazie alla mia esperienza, più sicura e robusta.. non volevo trovarmi ad aprire la cassetta degli attrezi in mezzo all’oceano. Quindi nei 35 giorni a Saint-Malò prima della partenza, mi sono totalmente dedicato alla messa a punto della barca. Per il resto ho voluto decidere la rotta in base alle prestazioni del momento in regata. Venendo dalle regate tra le boe sono abituato a “tirare” al massimo, ma quando si è soli, in sfida con la proprio resistenza fisica, con un atteggiamento del genere si rischia di non farcela o di non concludere proprio la regata”. Forti emozioni ma anche tanta sofferenza: ” La mancanza di sonno è stata straziante, non mi era mai capitato un colpo di sonno prima e mi sono trovato che con la testa che mi cadeva letteralmente, tanto da temere stiramenti al collo. Quando tutto intorno a me era nero, il cielo, il mare, niente luna, è stata dura”.
Entusiasta il Presidente Giovanni Malagò che ha definito una “follia lucida” l’impresa di Mura: ” Andrea è un eroe e un esempio per noi e per tutti quelli che supportano questo sport, meno seguito rispetto ad altri, ma non per questo minore. Nei nostri prossimi obbiettivi, intendiamo migliorare il record di Pechino nel 2008 (21 atleti in 4 discipline, 3 ori, 1 argento e 7 quarti posti) portando alle prossime Olimpiadi anche altre discipline come la vela“.
Il sogno di Mura, invece, partecipare alla prossima Vendèe Globe nel 2012, il giro del mondo senza scalo in solitario considerato l’Everest della vela.
Foto: Silvia Apice