Tokyo 2020/Valentina Iseppi in finale con il 4 di coppia e Gennaro Di Mauro in semifinale nel singolo
Al termine della terza giornata di eliminatorie sul bacino olimpico del Sea Forest Waterway, l’Italia ai Giochi di Tokyo piazza in finale anche il quattro di coppia femminile di Valentina Iseppi – atleta del CC Aniene -, Alessandra Montesano, Veronica Lisi e Stefania Gobbi. Una formazione che, dopo essersi alternata al comando con l’Australia, ha chiuso alle spalle della barca Aussie per soli 77 centesimi agguantando una finale in cui l’Italia torna dopo 37 anni (mancava dalle Olimpiadi di Los Angeles 1984).
«Sono felice perché tutte siamo legate particolarmente al quattro di coppia – ha affermato Valentina – e questa finale è un risultato straordinario. La pressione al via rispetto alla batteria era diversa, questa gara era un dentro o fuori, mentre la prima gara ci era servita per rompere il ghiaccio. Abbiamo gestito bene sia la tensione che tutta la regata, è andata molto bene e adesso non vediamo l’ora di disputare la finale».
Nei quarti di finale il singolista Gennaro Di Mauro, dopo i primi mille metri durante i quali ha attaccato Norvegia e Grecia, nella seconda parte ha messo al sicuro il passaggio facendo passerella e risparmiando le forze per la semifinale (il singolo torna in semifinale alle Olimpiadi dopo 33 anni di assenza, ultima semifinale corsa durante i Giochi di Seul 1988).
«Sono soddisfatto, la gara è andata bene, sono partito rimanendo da subito nel gruppo dei migliori e poi sul passo ho proseguito tranquillamente nella mia corsa – ha detto Gennaro – passando il turno senza particolare problemi. Gareggiare contro atleti che sono qui con l’obiettivo di salire sul podio è stato emozionante, anche se dopo i primi colpi l’emozione se ne va e si pensa solo a fare il massimo. Ho riportato il singolo azzurro in semifinale ad un’Olimpiade dopo ben 33 anni, e questa è una bella sensazione».
Finale B per il doppio di Alessandra Patelli e Chiara Ondoli (CC Aniene) che, nonostante una prima parte di gara generosa e sempre all’attacco di Romania, Nuova Zelanda e Lituania, nei secondi mille metri non sono riuscite a recuperare ed hanno concluso la semifinale al quarto posto.