Sette Colli, tris di vittorie Aniene con Pilato, Martinenghi e Quadarella
Seconda giornata del Sette Colli numero 58 allo Stadio del Nuoto, il meeting che è per molti l’ultima occasione per prendersi un posto per i Giochi olimpici di Tokyo. Gli atleti dell’Aniene sono stati di nuovo protagonisti. La primatista mondiale Benedetta Pilato ha vinto i suoi 50 rana con un altro record. Non è quello del mondo, questa volta come aveva fatto ai recenti Europei di Budapest quando ha ottenuto 29”30, ma della manifestazione. La giovane tarantina che gareggia per il CC Aniene ha messo tutte in fila toccando in 29”69 (il precedente primato del Sette Colli apparteneva alla russa Yulia Efimova con 29”84 dell’edizione 2018) e anticipando Arianna Castiglioni di 37 centesimi. Terzo posto per la brasiliana Jhenn Alves Da Conceicao in 30”40. «Oramai migliorarmi significa fare i record del mondo – ha sorriso Benny – Il tempo va bene, non mi aspettavo di fare di meno. Sono veramente contenta. In questo periodo che ci separa dalla partenza per il Giappone sto cercando di stare serena e tranquilla e non pensarci troppo. Agli Europei junior tra due settimane faremo un’altra gara e poi si volerà a Tokyo».
Nei 50 rana maschili Nicolò Martinenghi, altro campione dell’Aniene che a Tokyo è atteso ad un grande risultato, dopo aver vinto, ieri, i 100 con il record italiano di 58”29, ha fatto il pieno d’oro andando a vincere in 26”59, a due decimi dal suo record italiano (26”39) che aveva stabilito il 2 aprile agli assoluti di Riccione. «Ho commesso qualche errore in gara – ha spiegato Tete che è seguito da Marco Pedoja, altro tecnico che farà parte della spedizione olimpica – ma dopo il bel risultato di ieri non mi potevo aspettare molto più di questo. Ho nuotato molto sciolto, senza pensieri e il tempo dimostra che sto lavorando nel modo giusto».
La campionessa europea e primatista azzurra Simona Quadarella che un mese fa gli Europei di Budapest ha replicato la tripletta di Glasgow 2018 vincendo 400, 800 e 1500sl e ieri si aggiudicata i 1500sl, ha conquistato il successo anche negli 800sl, e lo ha fatto senza spingere troppo chiudendo in 8’23”25 (il suo record italiano è di 8’14”99 nuotato ai Mondiali di Gwangju il 27 luglio 2019) e ha tenuto a distanza di sicurezza un’aggressiva Martina Rita Caramignoli, seconda con 8’29”03. «Il passo giusto avrei potuto trovarlo anche oggi – ha commentato la romana allenata da Christian Minotti – ma ero molto stanca da ieri. Avevo dolori ma la gara l’ho fatta comunque. Un mese fa nuotavo 8’20”, oggi speravo meno ma è anche vero che dopo 24 ore da un 1500 a quella intensità è difficile rimettersi in acqua. Voglio fare anche i 400 domani».
Quarto posto per Federica Pellegrini, attesa nei 100 dopo il successo di ieri nei 200sl, con 53”71 nuotando in corsia sette. Buon passaggio e ottima nuotata. «Sono molto contenta, era un po’ di tempo che non nuotavo i 100 sotto i 53”80. È stata una bellissima gara, mi sono sentita bene e sono molto soddisfatta».
Apertura di giornata con Sarah Sjoestroem che ha vinto i 100 farfalla con 57”65. La svedese, al rientro dopo il lungo stop, si è confermata campionessa. Elena Di Liddo, atleta dell’Aniene, e Ilaria Bianchi le hanno nuotato a fianco; Di Liddo, in corsia 5, è stata seconda con 57”93.
Nelle batterie della mattina, ottima prestazione di Federica Pellegrini nei 100 dorso, che non nuotava dal 2019: Fede ha fermato cronometro a due decimi appena dal personale in 1’00”32 mentre Margherita Panziera con 1’00″05 ha chiuso al quarto posto complessivo.
Nella foto DBM, Benedetta Pilato