Sette Colli, il tris di Simona Quadarella e il pass olimpico di Stefano Di Cola
Sette Colli in archivio con Simona Quadarella che, in pieno allenamento in vista delle Olimpiadi di Tokyo, centra un altro tris nel mezzofondo con i successi nei 1500, 800 e oggi 400sl, esattamente come agli Europei di Glasgow 2018 e Budapest 2021, e con Stefano Di Cola che ha centrato il pass olimpico per la staffetta 4x200sl.
Simona si è imposta anche nei 400 con 4’06”88 e ha centrato un’altra bella tripletta. «A Tokyo non farò i 400 ma oggi ci tenevo a farli. Cerco sempre nuovi stimoli. Nei primi metri ho fatto un po’ fatica ma mi succede sempre quando sono sotto carico, devo ingranare prima di prendere il ritmo. Cerco di stare attenta anche alle sensazioni in acqua, oltre che al tempo». Simona nuotava nella vasca di casa e ci teneva a fare bene: il Foro Italico, lo Stadio del Nuoto, sono simboli da tenere in grande evidenza e importanza. «Oggi in particolare non era quello a contare, mi bastava vincere, volevo mettere la mano davanti, a casa non mi possono battere». L’Olimpiade è il traguardo della stagione, l’evento più importante di tutti e va affrontato con serenità, non certo con tensione nonostante sia una prova di straordinaria importanza e valore. «Se penso all’Olimpiade – ha osservato Simona al proposito – per ora mi sento tranquilla, è la tranquillità che ti fa vincere. Ero molto stanca e Julia Hassler mi ha tirato».
La prima gara del programma serale della terza e ultima giornata del meeting, quella della velocità pura, potrebbe essere stata l’ultima di Federica Pellegrini allo Stadio del Nuoto, se davvero dovesse ritirarsi alla fine di questa stagione. E la Divina l’ha condivisa con altre due campionesse olimpiche, Sarah Sjoestroem e Ranomi Kromowidjojo, con le quali dal 2009 ad oggi ha diviso i titoli internazionali che le hanno rese stelle mondiali. Nei 50sl l’atleta dell’Aniene è in corsia 2, la svedese primatista mondiale (23”67) alla 3 e l’olandese alla 4. Quest’ultima è partita velocissima ma si è fatta superare dalla danese Pernille Blume che ha vinto in progressione con 24”47. Fede, che partiva con un secondo di margine dalle migliori, ha toccato quinta con un soddisfacente 24”98. «Sono strafelice – ha detto la Pellegrini – Nuotare questa gara sotto i 25” è sempre un grandissimo tempo e conferma il mio stato di forma di questi giorni». Fede pensa ai prossimi allenamenti. «Adesso manca l’ultimo lavoro in altura di tre settimane e poi penseremo a Tokyo. Partiamo domani e abbiamo buoni riscontri».
I 200 dorso sono state due prove italiane. Hanno vinto Mattia Restivo in 1’56”59 e Margherita Panziera. L’azzurra dell’Aniene ha toccato in 2’08”08 lasciando oltre due secondi e mezzo alla israeliana Aviv Barzelay (2’10”76). «Una bella occasione di poter gareggiare per tutti – le parole di Margherita – Per noi che abbiamo già i tempi è un momento più rilassante in cui ci si può testare in vista delle Olimpiadi. Sento di non essere al top della forma, ma sarebbe strano il contrario. Rimane ancora un mese di allenamenti».
Grande prestazione per Stefano Di Cola che nei 200sl è stato secondo con 1’46”84 dietro all’ungherese Kristof Milak che ha vinto col record della manifestazione (1’46”39), e ha guadagnato un posto nella staffetta 4x200sl per Tokyo. Primato personale e crono, per l’atleta dell’Aniene che lo proietta al nono posto tra le migliori prestazioni italiane di sempre. «È stata una gara molto divertente, eravamo tutti sulla stessa linea. Ovviamente puntavo a fare il tempo per la staffetta olimpica. Mi aspettavo tanto da questa gara, ma non immaginavo di andare così forte».
Foto DBM