Paralimpiadi di Tokyo/Grande Luca Mazzone: argento nell’handbyke, oro mancato per 26 centesimi
L’oro accarezzato e mancato per un soffio. Nella notte d’argento del paraciclismo a Tokyo con i secondi posti di Francesca Porcellato e Fabrizio Cornegliani, anche Luca Mazzone è sul secondo gradino del podio nella cronometro H2 ma per appena 26 centesimi. Che sfortuna per il nostro portacolori, che col crono di 31’23”79 si deve inchinare allo spagnolo Sergio Garrote (31’23”53).
Luca Mazzone è transitato secondo al primo intermedio: dopo 8 chilometri l’atleta del CC Aniene è transitato in 15’31”81, a un paio di secondi dallo spagnolo Sergio Garrote Munoz (15’29”15).
«È stata una gara molto dura e ricca di imprevisti», ha raccontato l’handbiker pugliese, vincitore di ben 15 medaglie mondiali. «Partire poco prima degli atleti della categoria H1 può essere problematico, poiché potresti ritrovarti sul percorso assieme a corridori che vanno più lenti, soprattutto in salita. E oggi è andata proprio così: all’ultimo giro, proprio quando stavo andando in progressione per riuscire a dare tutto nel finale, ho trovato un blocco di quattro H1 e non sono riuscito a passare. Sono stato fermo qualche secondo. Probabilmente è lì che mi sono giocato la medaglia d’oro».
Ma Luca ci tiene a sottolineare: «Non ho nulla da recriminare alla mia preparazione di questi anni. L’argento è una parentesi, voglio tornare all’oro: nascondere la mia ambizione è inutile. Ma è una medaglia che mi riempie d’orgoglio e di gioia, frutto dei tanti sacrifici miei e di tutte le persone che mi circondano: tutto lo staff la Nazionale, il cittì Valentini e la mia società, il Circolo Canottieri Aniene. Tutti loro hanno fatto sì che io sia ancora qui, su questo podio, a 50 anni. Ma in particolare questa medaglia la voglio dedicare a mio figlio e a mia moglie, testimoni diretti del tanto lavoro e dei sacrifici».