Olimpiadi/Riscatto Quadarella: per Simona grande quarto posto negli 800sl
Un quarto posto di qualità negli 800sl, una prestazione degna di una straordinaria Simona Quadarella che, prima italiana della spedizione olimpica del nuoto a Parigi, ha migliorato il record italiano. L’oro era affare solo per la statunitense Katie Ledecky che con questo successo (8’11”04 il suo tempo) ha eguagliato le vittorie olimpiche della ginnasta sovietica Larissa Latynina, dal 1991 ucraina, con 9 ori diventando così la donna più vincente della storia dei Giochi. Katie tra Olimpiadi e Mondiali vanta una collezione di 39 medaglie.
Alla Defense Arena, Simona ha dimostrato di essere una guerriera e di saper reagire dopo una prestazione che non l’ha soddisfatta. Parliamo del quarto posto – un altro, il quarto per gli atleti del CC Aniene: Benedetta Pilato nei 100 rana e Lorenzo Marsaglia nel trampolino sincro – nei 1500sl, quello assai più amaro di questo. Lo ha nuotando in un grande 8’14”55 che cancella dall’albo dei primati italiani il suo 8’14”99 firmato al Mondiale di Gwangju nel 2019 quando ha conquistato l’argento iridato. Questi i passaggi ogni cento metri del record italiano di Quadarella: 59″69, 2’01″72, 3’04″14, 4’06″29, 5’08″70, 6’10″92, 7’12″94.
La Quadarella non ha lasciato nulla di intentato. Ha virato in terza posizione a metà gara, ha controllato, non ha lasciato nulla di intentato per salire sul podio. Dietro la Ledecky l’australiana Ariarne Titmus già prima nei 400sl, argento con il record dell’Oceania in 8’12”29. Terza è stata l’altra statunitense Paige Madden in 8’13”00 che nelle ultime vasche ha dato uno scossone al suo ritmo per staccare Simona.
«Sono contentissima per il record italiano. Ho nuotato un tempo che non miglioravo da cinque anni – ha detto la regina del mezzofondo europeo – Ho imparato ad accettare le sconfitte se arrivano con tempi che mi gratificano. Dai 1500 mi aspettavo una medaglia; il quarto posto mi ha ulteriormente insegnato a non sottovalutare mai le avversarie. Questi 800 mi trasmettono grande fiducia per il futuro: penso di poter dare ancora molto e sento di avere tanti margini di miglioramento».
Foto Giorgio Scala, Andrea Masini e Andrea Staccioli / DBM