Europei in vasca corta/Martinenghi e Quadarella, campioni con il botto
L’oro e l’argento, l’impresa Nicolò Martinenghi con una staffetta da urlo e da record mondiale e Simona Quadarella nei suoi 800. Soni i protagonisti della seconda giornata dei 21esimi campionati europei di nuoto in vasca corta all’Aquatics Palace di Kazan.
L’oro europeo e il record del mondo in casa dei campioni russi stavolta rimasti dietro, con un argento che a loro fa male. La staffetta mista italiana composta dal debuttante Michele Lamberti (alla terza medaglia di giornata), dallo straripante atleta dell’Aniene Nicolò Martinenghi, da Marco Orsi e Lorenzo Zazzeri ha vinto toccando in 1’30”14, migliorando il precedente record italiano di 1’31”54 dal 2018 ma, soprattutto, record mondiale che apparteneva alla Russia con 1’30”44 dal dicembre 2017. Nicolò ha poi raggiunto la finale nei 100 rana di domani.
Martinenghi si è preso un’altra soddisfazione in una stagione straordinaria, tre medaglie agli Europei in lunga e due medaglie di bronzo alle Olimpiadi nei 100 rana e con la 4×100 mista. «Abbiamo triturato il record del mondo ed è veramente tanta roba. Come ha detto Lamberti, questa mattina si respirava un’aria d’impresa tra di noi – ha detto il 21enne di Varese dell’Aniene allenato da Marco Pedoja – Sono orgoglioso di far parte di questo gruppo».
Eccoci a Simona. La campionessa seguita con cura e passione da Christian Minotti davanti a una Anastasia Kirpichnikova imprendibile, oro in 8’04”65, ha saputo mantenere la seconda posizione dal ritorno della tedesca Isabel Marie Gose per sei centesimi: 8’10”54 contro 8’10”60. Per la nostra campionessa si completa una collezione di medaglie agli Europei dopo l’oro nel 2019 a Glasgow, dove ha vinto anche i 400, e il bronzo a Copenaghen nel 2017.
«Benissimo, non ho nulla da rimproverarmi e devo aggiungere che in questo periodo dell’anno in genere non vado così forte: il tempo è molto buono – le parole di Simona Quadarella – Sapevo che la russa era inarrivabile, ma sono più che felice per questo argento, sofferto perché la tedesca mi ha dato del filo da torcere: mi mancava nella mia bacheca. Adesso sotto con i 1500 e i 400 che mi serviranno per crescere ulteriormente di condizione. La stagione è solo all’inizio; sarà lunga e piena d’appuntamenti delicati e significativi».
Ottavo posto per Silia Di Pietro nei 50sl. Le sarebbe servito migliorare il primato italiano per ambire al podio e le premesse sembravano esserci dopo il 23”99 nuotato in semifinale. Invece Silvia è tornata sopra i 24 secondi. Successo per la svedese Sarah Sjoestroem col record dei campionati in 23”12. «Per uscire soddisfatta bastava il tempo di ieri – ha detto Silvia – Ero contratta in acqua, alla fine mi sono disunita ed ecco spiegati i quattro decimi in meno rispetto alla semifinale: sono troppi. Veramente un peccato».
Margherita Panziera proverà a difendere il titolo nella stagione che deve rappresentare la sua riscossa. La 26enne di Montebelluna che gareggia per il Circolo Canottieri Aniene dove la allena Gianluca Belfiore, ha nuotato il secondo tempo nei 200 dorso con 2’04”53 alle spalle dell’olandese Kira Toussaint, avanti in 2’03”90. «Ho ripreso da poco la preparazione e quindi posso ritenermi più che soddisfatta, considerando che questo europeo si svolge a novembre ed è un periodo in cui generalmente facciamo carico. Toussaint mi sembra in splendida condizione e domani sarà difficile batterla», ha ammette la dorsista veneta.
Foto Andrea Staccioli / Inside – DBM