Europei, Benedetta Pilato sigla il record mondiale dei 50 rana in semifinale. Martinenghi e la 4x100sl mixed di bronzo
Il record mondiale di Benedetta, le medaglie di bronzo di Nicolò e della 4x100sl mixed con Federica e Silvia aspettando la finale dei 200 dorso di Margherita Panziera. Ecco in sintesi la penultima giornata degli Europei di nuoto in casa Aniene.
Benedetta Pilato fenomenale. La giovane atleta del CC Aniene ha migliorato il record mondiale dei 50 rana in semifinale dei campionati Europei di Budapest con 29”30. Un primato fantastico per la ragazza tarantina che in mattinata aveva realizzato il primato italiano con 29”50 nonché quello mondiale ed europeo juniores – a un decimo dal record del mondo assoluto di Lilly King, 29”40 proprio alla Duna Arena durante i Mondiali del 2017. Che avesse le ore contante sembrava s contato ieri mattina: difatti, il pomeriggio lo ha letteralmente abbattuto.
La 16enne di Taranto e argento iridato a Gwangju in batteria aveva migliorato il 29”61 siglato agli Assoluti di Riccione lo scorso 18 dicembre e si era portata a due centesimi dal record europeo (29”48) della lituana Ruta Meilutyte.
«Probabilmente ho gestito male le emozioni generali nei 100 – spiega la giovane azzurra allenata da Vito D’Onghia dopo la batteria – Oggi è andato tutto benissimo ed è venuto un grandissimo tempo. Non vedevo l’ora di gareggiare e non sapevo neanche cosa aspettarmi perché ho avuto dei problemi al ginocchio. Se passo così forte per i 100 probabilmente non riesco a fare neanche la virata».
Dopo la semifinale, galvanizzata per la prestazione, Benny si è lasciata a dare: «Pensavo di fare meno di questa mattina ma non così tanto. Non so onestamente cosa dire. Sentivo tantissimo il tifo degli altri. Quando ho visto il tempo non pensavo che fosse cosi basso – ha affermato – Ancora devo realizzare di aver fatto il record del mondo, pensavo al record europeo. In questi giorni ho avuto anche dei problemi ad un ginocchio. Quando Lilly King ha nuotato il record del mondo ero ancora esordiente».
Nicolò Martinenghi nella stessa gara ha conquistato la medaglia di bronzo toccando in 26”68. Titolo al britannico Adam Peaty in 26”21 e argento al bielorusso Ilya Shymanovich con 26”55.
Per Niccolò una bella soddisfazione dopo il quinto posto nei 100. «Sono contento, nonostante non abbia nuotato benissimo. Per me è molto importante che sia arrivato il primo podio individuale – sottolinea il primatista italiano (26”39) – Ci ho creduto fino alla fine. Questo bronzo significa che sono arrivato qua non per fare una presenza superflua».
Un altro bronzo è arrivato con la staffetta 4x100sl mixed nella quale le rappresentanti femminili sono due ragazze del Circolo, Federica Pellegrini e Silvia Di Pietro. Miressi e Ceccon hanno lanciato la gara tenendo l’Italia al comando; la Divina (53”58 la sua frazione) non si è lasciata sorpassare prima di cedere il testimone a Silvia Di Pietro (53”84) che ha pagato la fatica e Gran Bretagna (oro con 3’22”07) e Olanda (3’22”26) la superassero. L’Italia, terzo con 3’22”64, ha comunque realizzato il primato nazionale.
«Ci siamo divertite molto anche noi donne – ha detto la Pellegrini – Sapevamo che il punto forte erano i maschi. Abbiamo cercato di tenere il più possibile ma comunque è una bella medaglia di una staffetta veloce».
Dopo l’argento di ieri sera con gara ripetuta, Margherita Panziera si vuol confermare regina d’Europa dei 200 dorso e si è qualificata per la finale dei 200 dorso con il miglior tempo, unica a scendere sotto i 2’08” con 2’07”61. La 25enne di Montebelluna e primatista italiana (2’05”56), preparata da Gianluca Belfiore in batteria aveva nuotato in 2’08”52. «Pensavo di fare meno fatica, però prima della finale di domani ci sono ventiquattro ore in cui possono cambiare un po’ di cose – racconta Margherita – e domani spero di nuotare più veloce».
E’ uscito dalla finale dei 100 farfalla (11esimo tempo, 51”84) Piero Codia che è il campione uscente. In batteria sfortunato Matteo Rivolta che è stato terzo degli italiani – dopo Codia e Burdisso – e quindi eliminato. Nel primo turno Codia ha toccato in 51”82, Burdisso 51”83 e Rivolta 51”84: un centesimo in più che lo ha messo fuori.
Foto di Andrea Staccioli / Inside – DBM