Il grande cuore dell’Aniene batte ad Amatrice
Fabbricini:”Sempre presenti, continuiamo a darci da fare”
398 giorni dopo. Trecentonovantotto giorni dopo il 24 agosto 2016, quello della scossa di terremoto che l’ha praticamente rasa al suolo, Amatrice ha vissuto una giornata davvero speciale ed il Circolo Canottieri Aniene – il nostro circolo – ha avuto lo straordinario onore di prendere parte, con un ruolo addirittura da protagonista, a questo momento di festa.
All’inaugurazione del restaurato Palazzetto dello sport, praticamente nuovo di zecca, restituito alla sua primigenia funzione dopo esser stato per dodici mesi zoppicante rifugio per le più diverse necessità, c’era tanta gente: c’erano insegnanti e studenti del nuovo liceo sportivo internazionale, che lì avranno casa; c’era lo sport italiano con in testa il presidente del CONI Giovanni Malagò, con il segretario generale Roberto Fabbricini, con il membro CIO Franco Carraro (nella veste di presidente della Fondazione Onesti, che ha avuto strategico ruolo centrale nella ricostruzione); c’erano tanti grandi campioni azzurri come Niccolò Campriani, Elisa Di Francisca, Roberto Cammarelle, Jessica Rossi e Gabriele Rossetti; c’era per il Governo il ministro dello sport Luca Lotti; c’era quell’indomabile miracolo di energia che è il sindaco Sergio Pirozzi.
E c’era anche l’Aniene con una delegazione composta da Massimo Fabbricini, Vittorio Silvestri, Francesco Bolla, Alessandro Di Veroli, Paolo Luccardi, Andrea Pignoli, Paco Vaccaro. C’era perché il nostro Circolo ha contribuito al completamento dell’opera offrendo al Comune di Amatrice la fornitura delle quasi cinquecento poltroncine allineate sugli spalti dell’impianto.
“Ma il cuore dell’Aniene non ha fatto solo questo – ha sottolineato il presidente Massimo Fabbricini nel suo intervento – Sulle prime il corpo sociale si è affannato a raccogliere tutto quello che si pensava potesse essere utile e sono stati caricati tutti i mezzi a disposizione per raggiungere i posti del bisogno. Lo hanno fatto i nostri giovani. E quando è arrivato il freddo, quando è scesa la neve i ragazzi di Paco hanno continuato a darsi da fare. Hanno adottato una famiglia di pastori. Hanno portato laterizi per ricostruire la loro stalla ed in primavera hanno fatto ancora di più, regalando loro un piccolo gregge di ventuno pecore ed un montone. Ed ora non ci è parso vero di poter dare anche questo contributo per la ripresa dello sport. Sulla targa all’ingresso abbiamo scritto che con questo gesto di solidarietà abbiamo voluto celebrare il 125° anniversario della fondazione del nostro circolo, ma lo avremmo fatto anche se gli anni fossero stati 124 o 126…”.