Matteo Berrettini perde con Ruud e saluta gli Us Open
Matteo Berrettini si ferma. Il giocatore del CC Aniene è stato battuto nei quarti di finale degli Us Open a New York dal norvegese Ruud che si è imposto in tre set. Ruud ha vinto 6-1 6-4 7-6 e nella semifinale degli US Open affronterà uno tra Kyrgios – che ha eliminato il numero 1 al mondo Medvedev – e Khachanov che si sfideranno stanotte. Ruud continuano a correre per il primo posto Atp.
Brutta partita di Berrettini che ha iniziato con un doppio fallo e una sola prima nei primi 4 punti e due palle break per il norvegese. Un dritto fuori e Matteo è sotto di un break, 2-0 per Ruud. Ci si aspettava che fosse solo un momento di flessione da parte di Matteo che invece è sprofondato fino al 5-0 per cedere il prima set 6-1.
Poco è cambiato nel secondo parziale, con Matteo presto sotto 4-1. Nel settimo game altre due occasioni di break, ovvero set point, per Casper. Berrettini non è riuscito ad imporsi e si è trovato in svantaggio 0-2.
Serviva un miracolo nel terzo set. Matteo ha preso un break di vantaggio ed è salito fino al 5-2 poi, nel nono game, si è fatto fa rimontare dal norvegese sul 5-5. Berrettini ha tenuto il servizio ed è riuscito a mantenersi avanti 6-5. Si va al tie break, ma il romano è finito subito sotto 2-0, poi 4-1 per finire 7-4 e salutare New York.
Us Open, Berrettini piega Davidovich al quinto set: è nei quarti di finale contro Ruud
Avanti con il brivido, una vittoria cercata e voluta nonostante tutto creandosi anche qualche problema. Dopo quasi quattro ore di gioco Matteo Berrettini ha battuto lo spagnolo Alejandro Davidovich, finalista a Montecarlo, e accede ai quarti degli Us Open e affronterà Ruud.
Suspense prima del lieto fine per il giocatore del CC Aniene a Flushing Meadows. È finita 3-6 7-6 (2) 4-6 6-2 in 3 ore e 45 per il romano che ricordiamo essere stato semifinalista a New York nel 2019.
Nel primo set Berrettini è finito presto nei guai partendo con l’handicap di un break per il 2-0. A dire il vero Matteo in questo set era l’ombra di se stesso, troppo evanescente. Lento, poco reattivo, a tratti anche rassegnato. Davidovich è salito in cattedra, agile come non mai, e ha dato filo da torcere a Berrettini che non è stato in grado di reagire per cedere 6-4.
Con la testa, Matteo nel secondo set ha saputo reagire, rimanere aggrappato alla partita e al tie break ha tirato fuori tutta la grinta rimasta per 7-2 e rimettere la situazione in equilibrio.
Cambia la musica nel terzo set: Berrettini ha cominciato con un break di vantaggio. Davidovich è apparso sfiduciato e ha ceduto il servizio nel momento peggiore, sul 5-3 del terzo set. Matteo ha chiuso 6-3 per il 2-1 nel conto dei set.
Quarto set veloce, con Matteo costretto a cedere. Subito 2-1 per lo spagnolo che ha mantenuto il vantaggio fino alla fine guadagnandosi anche un set point sul 5-3. Berrettini ha ceduto 6-4.
Tutto da rifare, nel quinto e decisivo set.
Come dopo il primo set, Berrettini è ritornato negli spogliatoi per radunare le idee. Ha cominciato il set tenendo il servizio anche se con qualche difficoltà, faticando a gestire gli scambi. Lo spagnolo ha ceduto il servizio nel secondo game e nonostante il nostro senza la sua prodigiosa battuta non ha mollato e ha approfittato degli errori dell’avversario. Gli ha strappato la battuta per il 3-1, poi è volato 4-1 per vincere e superare il turno.
Berrettini, agli Us Open supera (con spavento) in quattro set Murray e vola agli ottavi
Matteo Berrettini non si ferma. A Flushing Meadows il giocatore del CC Aniene dopo essersi preso un bello spavento ha chiuso il match del terzo turno degli Us Open contro Andy Murray in quattro set dopo aver vinto i primi due 6-4 6-4 6-7 6-3 e si accomoda agli ottavi di finale per la quarta volta in carriera.
È stato un Berrettini convincente contro lo scozzese che nonostante l’età e l’anca di metallo ha saputo mettere in campo lampi del suo tennis ma Matteo sta prendendo sempre più fiducia. Nelle prime due partite del torneo Usa il romano, reduce dalle due uscite deludenti di Montreal e Cincinnati, sembrava un po’ imballato ma adesso, negli ottavi, si fa sul serio e gli tocca lo spagnolo Alejandro Davdovich Fokina, finalista a Montecarlo, che ha battuto Galan, e attuale numere 27 del ranking Atp.
«Mi era già successo in passato – ha detto Berrettini parlando della partica con Murray – non sono stato abbastanza offensivo sulle palle break, sapevo di avere occasioni. Ho avuto pazienza, le ho sfruttate».
Il primo set a rilento per Berrettini un po’ imballato come abbiamo detto. Poi ha ritrovato il servizio, ha variato molto il gioco e dopo essersi salvato dal break, è riuscito ad andare avanti nel settimo game e chiudere per 6-4.
Matteo ha poi cominciato forte anche nel secondo strappando la battuta al rivale. Andy, che a New York ha sollevato il trofeo 10 anni fa, sembrava fresco fisicamente e ha fatto muovere tanto Berrettini. Sul 4-3 e servizio di Matteo si va ai vantaggi, ma il romano è stato bravo a tenere per il 4-4 e poi sul 5-4 prima di chiudere ancora 6-4.
Due palle break in apertura di terzo set per l’allievo di Vincenzo Santopadre che però non è riuscito a sigillare il vantaggio. Al tie break Berrettini ha messo subito un minibreak con un tracciante di dritto lungolinea che però è stato cancellato da un errore con lo stesso colpo. Un secondo errore di dritto rimette Murray in corsa 2-1, il romano sprofonda 5-1 e dopo 3 ore si deve giocare il quarto set.
Che è cominciato nel modo peggiore per Matteo: ha perso subito il servizio ma è riuscito a contro breakkare subito Murray. Affaticato, Berrettini con le gambe che non giravano, il braccio rigido, il dritto non certo di pregio. Ha rischiato grosso nel settimo game dove ha devuto annullare una palla break. Ma subito dopo è riuscito a sua volta a strappare il turno di battuta a Murray e servire sul 5-3. Parte male, con un 15 di svantaggio, ma il nostro ha due match point che lo hanno portato diritto agli ottavi.
Berrettini, agli Us Open batte Grenier. Adesso lo attende Murray
Matteo Berrettini va di corsa, vince al tie breck e va avanti. Il giocatore del CC Aniene è il primo italiano ad approdare al terzo turno degli Us Open superando in una partita non affatto semplice il francese Hugo Grenier, una delle sorprese di questa edizione del torneo del Grande Slam. Il tennista romano, testa di serie numero 13, dopo aver perso il primo set malamente 6-2 si è imposto in rimonta 6-1, 7-6, 7-6.
Quello di oggi è stato un buon test per Berrettini che adesso affronterà, nei sedicesimi del torneo, Andy Murray, l’ex numero uno del mondo che ha vinto gli Us Open nel 2012.
La partita ha visto una partenza in salita per Matteo contro un Grenier affrontato e battuto solo a livello challenger. Il tennista del CC Aniene ha giocato un brutto primo set, contraddistinto da tantissimi errori, con il francese molto disciplinato che ne ha approfittato chiudendo addirittura 6-2.
Troppo brutto per essere vero Matteo che nel secondo parziale dopo aver platealmente invitato alla calma il suo angolo, ha iniziato a macinare punti, sfruttando servizio e dritto. Con grande autorevolezza e anche con tanto di esultanze liberatorie, è arrivato il 6-1 che ha rimesso il discorso in parità.
Terzo set all’insegna dell’equilibrio, con il francese che ha mantenuto un buon livello di gioco sfruttando soprattutto il suo rovescio per far male all’italiano. Il parziale si è prolungato fino al tie break dove la potenza esplosiva di Matteo ha fatto la differenza: 7-3 in suo favore e sorpasso nel computo dei set, sul francese. Quest’ultimo comunque ha lottato fino alla fine, anche nel quarto set, costringendo comunque l’avversario a non abbassare mai la guardia. Bravo quindi Berrettini a restare sempre sul pezzo, annullando anche un set point, fino alla chiusura 7-6.
Esordio vincente agli Us Open con la vittoria numero 40 negli Slam
L’esordio di Matteo Berrettini agli Us Open è positivo. Il giocatore del CC Aniene ha conquistato il secondo turno battendo al debutto il cileno Nicolas Jarry con il punteggio di 6-2 6-3 6-3 in un’ora e cinquantotto minuiti con 10 ace e l’87 per cento di prime in campo. Al prossimo match Matteo sfiderà il francese Hugo Grenier, numero 119 del ranking Atp.
Berrettini ha dominato la sfida contro Jarry cambiando ritmo a più riprese e togliendo il tempo al cileno. Il qualificato non ha i mezzi tecnici per contrastare la buona forma fisica del semifinalista del 2019.
Con questa vittoria Matteo ha raggiunto quoto 40 successi negli Slam.