Benny Pilato, lampo nei 100 rana:
record italiano e pass per i Giochi
Benny la predestinata e Federica Pellegrini sempre padrona dei suoi 200sl. Il lampo di Benedetta Pilato che in un colpo solo, ai campionati Assoluti Invernali Open a Riccione, si è presa il titolo italiano nei 100 rana e, soprattutto, il pass per le Olimpiadi di Tokyo. La ragazzina di Taranto del Circolo Canottieri Aniene, 15 anni, autentico talento, allenata da Vito D’Onghia, non finisce di stupire: dopo i grandi risultati in vasca corta nella Isl a Budapest, eccola protagonisti in vasca lunga agli Assoluti. Con 1’06”02 Benedetta si è presa in una volta sola il titolo assoluto, il record italiano (il precedente era 1’06”36 di Martina Carraro a Gwangju 2018) e soprattutto la qualificazione per l’Olimpiade di Tokyo. E’, il suo crono, il quarto tempo europeo di sempre. La Pilato ha toccato a metà gara in 30”64 e ha resistito al ritorno della Carraro, costretta a inchinarsi con il suo 1’06”58, a soli 8/100 dal minimo per i Giochi; terza l’altra stella della rana azzurra, Arianna Castiglioni, in 1’07”01.
La Pilato, che in “corta” vanta 1’03”55, record italiano, ha demolito il primato personale (1’07”06 dello scorso luglio a Casarano) e i record italiani cadette e juniores (1’06”86 di Ilaria Scarcella nel 2009).
«Questo risultato mi ripaga di tanti sacrifici nell’ultimo anno – ha detto Benedetta – Si tratta del primo passo, ma è meraviglioso. Le Olimpiadi sono il sogno di tutti. In questi mesi sono cresciuta molto, sono stata parecchio lontana da casa e vicina ai grandi campioni. Dedico questo record a Vito, il mio allenatore, alla mia famiglia e a tutti coloro che mi seguono».
Ordinaria amministrazione nei 200sl per Federica Pellegrini (1’57”58) dopo lo stop per il Covid-19. Ma la classe di Fede è sempre cristallina e non ha avuto problemi ad aggiudicarsi la gara con quasi 3 secondi sulla casertana Antonietta Casarano, seconda in 2’00”52. «Sapevo che il tempo non sarebbe stato strepitoso – ha affermato la Divina – ma era importante ritrovare alcune sensazioni, in particolare quelle di una competizione. Certo, adesso pago i tanti giorni che sono rimasta ferma, quindi una preparazione non ottimale. Ma sono felice».
Successi per Silvia Scalia nei 50 dorso con 28”03, sesta prestazione personale di sempre che ha ammesso di non aver trovato il giusto ritmo in acqua, per Matteo Rivolta nei 100 farfalla con 52”20 davanti a due giovani rampanti come Federico Burdisso e Thomas Ceccon, e per la ritrovata Silvia Di Pietro nei 50 farfalla con 26”54 (con Elena Di Liddo, anche lei Aniene, terza in 26”75) che a Riccione punta soprattutto sui 100sl.
Argento nei 400sl di Pietro Paolo Sarpe con 3’52”26 davanti a Luca Di Tullio, anche lui tesserato per l’Aniene (3’52”53) con il successo di Matteo Campi in 3’47”57, per Leonardo Deplano nei 50sl con 22”10 alle spalle di Alessandro Bori (22”05) e per Isabella Sinisi nei 1500sl con 16’18”87 dietro Martina Caramignoli (16’07”73).
Bronzo infine per Christopher Ciccarese nei 10o dorso con 53″92.