Tokyo 2020/Splendido Nicolò Martinenghi: bronzo nei 100 rana
Nicolò Martinenghi è nella storia del nuoto. A Tokyo 2020 la sua rana è di bronzo con i suoi 100 metri da da leone. Il campione del CC Aniene ha toccato in 58”33 (27”27 il passaggio a metà gara) facendo sua la ventunesima medaglia olimpica del nuoto (5 ori, 4 argenti e 12 bronzi). A vincere è stato Sir Adam Peaty, il britannico campione uscente e primatista mondiale che ha toccato in 57”37 davanti all’olandese Arno Kamminga in 58”00.
Ventuno anni dopo le Olimpiadi di Sydney 2000 quando Domenico Fioravanti e Davide Rummolo si presero due terzi del podio con il primo e terzo posto, la rana azzurra è tornata di nuovo in alto. E lo ha fatto con questo ragazzo varesino che il prossimo primo agosto compirà ventidue anni.
«Ancora non mi rendo conto di cosa sia successo – le prime parole di Nicolò – è una cascata di emozioni non ci credevo troppo prima della gara, ma ho cercato e voluto da tempo questa medaglia. Mi sono sognato gli ultimi 15 metri tante volte in allenamento. È favoloso».
Un percorso, quello del ragazzo allenato da Marco Pedoja, iniziato Il 12 dicembre 2019. Allora, agli Assoluti invernali a Riccione, ha vinto la finale dei 100 rana in 58”75, primo italiano nella storia ad infrangere il muro dei 59 secondi e pass olimpico conquistato. Poi, la delusione con il quinto posto europeo a Budapest, subito lenito dai bronzi nei 50 rana nella 4×100 mista e mista mista.
«Dedico questa medaglia al mio primo allenatore Franco – ha aggiunto Martinenghi – che sta vivendo un periodo difficile. Sono emozioni forti, un giorno lo capirò ma ora sto su un’onda altissima e voglio surfarla fino alla fine. Ieri ho fatto fatica ad addormentarmi. Avevo tanti pensieri perché oggi riesco a capire le emozioni che hanno vissuto ventuno anni fa Fioravanti e Rummolo. Ringrazio tantissimo anche il mio allenatore Marco Pedoja: sapevamo entrambi da dove partivamo e quale era il nostro obiettivo».
Le semifinali. Nei 200sl, orfani del campione olimpico in carica il cinese Sun Yang, niente da fare per Stefano Di Cola che ha peggiorato di mezzo secondo rispetto alle batterie e ha chiuso quattordicesimo con 1’47”19. L’atleta dell’Aniene ha nuotato per tre quarti con i migliori poi ha ceduto nel finale.
Esce nel dorso femminile Margherita Panziera mai in gara nei 100 condotti inizialmente sopra ritmo e chiusi a fatica in 59”75.
Foto Giorgio Scala/DBM