Il “potere” di Pier Luigi Celli
«Il potere, la carriera e la vita». Il libro di Pier Luigi Celli è stato presentato nel Salone del Circolo: poco più di un’ora aperta dalle parole del presidente onorario dell’Aniene, Giovanni Malagò, che ha introdotto le pagine del lavoro di Celli. Con Malagò e l’autore del libro, presenti il giornalista e scrittore Filippo Ceccarelli, il presidente Snam Luca Dal Fabbro, il giornalista e scrittore Marco Ferrante e il presidente di Anima per il sociale nei valori d’impresa, Sabrina Florio. Ciascuno di loro ha raccontato un aspetto del potere e del rapporto con Celli evidenziando sempre il lato umano del manager.
Il potere può essere una malattia. Lo ha detto l’autore del libro ricordando che occorre essere capaci di guarirne. Celli, che è stato dirigente di Olivetti, Eni, Enel, Unipol, Rai, Poste italiane, Luiss, nelle pagine del libro prova a raccontarsi e a rovesciare tanti luoghi comuni sulla professione del manager. Ha parlato del valore di un’azienda e di come deve essere gestita e guidata, mettendo al centro le emozioni. «Sono la vera risorsa di una persona e di un’azienda», ha affermato Celli che, soffermandosi sul suo impegno in Rai, ha ammesso: «Quando sono arrivato a viale Mazzini ho capito che era un circo e sarebbe servito non un manager ma un domatore».
Per Celli negli ambienti di lavoro «ognuno deve potersi esprimere al meglio secondo potenzialità e forme di intelligenza specifiche».
Salone gremito di ospiti: tra i tanti presenti Alessandro Profumo, Franco Bernabè, Gianni Letta, Pico Corrias, Marco Ferrante, Marina Govi. Nel libro ci sono i ricordi personali, la collaborazione con dirigenti come Tatò, Mincato, Cagliari, De Benedetti, Bernabè, e ricette per affrontare le grandi trasformazioni che stanno rivoluzionando il mondo dell’impresa.